Quando una storia d'amore finisce è inevitabile ripensare a tutti i momenti passati, ed è con questa ovvia verità che nasce (500) Giorni insieme, un semplice ed efficace tributo ai cuori spezzati. La storia narra di Tom (Joseph Gordon-Levitt), un sognatore che non ha smesso di credere nel colpo di fulmine e nel vero amore, e di Sole (Zooey Deschanel), affascinante ragazza dall'apparente cinismo e con una visione disillusa del mondo, che si ricrede quando incontra Tom. All'inizio sembrano non essere fatti l'uno per l'altra, ma in seguito scoppia la scintilla; sembra un idillio tra i due ma qualcosa va storto, e improvvisamente i due si lasciano. Tom cade in un baratro di disperazione, e non può fare a meno di ripensare ai giorni trascorsi con la ragazza.
Sin dall'inizio la voce beffarda del narratore avverte gli spettatori che questa non è la solita storia d'amore, anche se ci sono tutti gli elementi di una storia romantica: c'è un ragazzo, una ragazza, e c'è una romantica relazione. Ma il territorio dell'amore in (500) Giorni insieme viene esplorato e dissacrato con enorme dinamicità e con un imprevedibile senso ludico, divertendo e lasciando un lieve sapore amaro in bocca, poiché chiunque ha ricevuto un due di picche e quindi l'immedesimazione è assicurata.
Il film è narrato dal punto di vista del povero Tom privato dei punti di riferimenti riposti nella ragazza. É dalla rottura dei due che parte la storia: un inizio atipico che sin da subito evidenza come il film non sia rinchiuso nelle solite regole delle commedie romantiche e che viene lasciato spazio a un'originalità sorprendente.
Il segreto e la infallibilità del film risiedono nello titolo stesso: i (500) giorni che raccontano la storia di Tom e Sole scorrono in sovrimpressione a mo di roulette russa e bloccandosi a random per mostrare un evento in particolare. Sotto un inesorabile lente di ingrandimento i dettagli, le sensazioni, e i momenti vissuti vengono ampliati e “distorti” dal protagonista, ad esempio trasformando la mattina seguente a una notte di passione in un vero e proprio musical.
Gli autori hanno deciso di assumere una struttura narrativa a “puzzle”: partire da una scena per ricostruire l'intero quadro narrativo e “giorno per giorno” capire cosa è successo ai due amanti. É una scelta stilistica che ricorda molto Memento di Christopher Nolan, in cui il protagonista per via di un problema della memoria è costretto a rivivere a ritroso alcuni fatti accaduti; gli autori sembrano essersi ispirati a questo film e anche ad altri dello stesso filone di appartenenza. La storia d'amore viene smontata e privata del suo ordine temporale, tutto questo per poter seguire il flusso di ricordi e di sensazioni di Tom. L'intenzione è di dare un disordine apparente tale da incuriosire lo spettatore e obbligarlo a rimettere insieme i pezzi per capire perché la coppia è esplosa.
Gli autori hanno giocato una carta vincente partendo da una storia d'amore finita male: il film doveva avere un impronta totalmente differente, e solo dopo che Scott Neustadter, lo sceneggiatore del film insieme a Micheal H. Weber, è stato lasciato da una donna che il film si è modificato prendendo spunto dalla proprio dalla sua esperienza personale. In un ottimo mix di dialoghi vincenti, situazioni esilaranti, e interpretazioni mature e realistiche che la pellicola meriterebbe di entrare nell'olimpo del genere Comedy, portando allo stesso tempo freschezza e semplicità.
Il regista Marc Webb finora aveva lavorato nel campo dei videoclip, ed è piacevole come i riferimenti e le citazioni di brani british pop (soprattutto i The Smiths) diano un atmosfera musicale di ottima qualità e coinvolgimento. Un peccato per il titolo originale che è andato perso nella traduzione italiana, ossia (500) days of summer che rendeva meglio il messaggio che il film vuole trasmettere: in fin dei conti, Sole non è solo una ragazza, ma è un “errore” che tutti hanno vissuto, ma l'amore è lo sbaglio più bello della vita, ed è questo che insegna lo straordinario finale che sconvolge tutte le previsioni che lo spettatore è portato a fare sino a un istante prima.
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