lunedì 9 settembre 2013

Faccia da videogame - Bioshock Infinite, Booker Dewitt

Videogame che ha scosso un enorme successo in questo 2013 è Bioshock Infinite.
Discostandosi dalle atmosfere claustrofobiche, questo nuovo titolo raggiunge vette di pura narrazione. Tra politica, fantascienza e horror, Bioshock Infinite è davvero un videogame che vale la pena di essere goduto in tutta la sua pienezza. A differenza dei due predecessori, Infinite ha un protagonista ben delineato, che ha una voce e un aspetto fisico (che si vede un paio di volte durante il videogame) che caratterizzano a pieno un personaggio che esce fuori dallo schermo per quanto sembra vivo.
La serie Bioshock non ha mai vantato di cut-scenes degne di questo nome, ma può garantire una narrazione che va vissuta attraverso le voci dei suoi protagonisti. Nel corso della storia e dei vari livelli che compongono sia Rapture che Columbia, si trovano dei registratori in cui sono impresse le memorie, i racconti, e le voci degli abitanti di queste due fantastiche città. Attraverso la loro narrazione, la storia viene composta come in un mosaico; senza questi oggetti, il titolo neanche si comprenderebbe per quanto è articolato in termini sociali, politici e fantascientifici.
Le voci e le interpretazioni degli attori sono quindi un punto focale di questo tipo di narrazione. Nel caso di Booker Dewitt, la voce è stata prestata e interpretata magistralmente da Troy Baker. Attore che non è nuovo del settore videoludico.