domenica 29 gennaio 2017

Resident Evil 7 - Biohazard

 


Resident Evil 7 è meraviglioso.
La Capcom è riuscita a fare davvero un miracolo. Ha voluto osare e rischiare mescolando le carte in tavola rivoluzionando di nuovo la saga. In fin dei conti non aveva niente da perdere dopo quegli aborti di RE6 e spin-off vari. Imparando semplicemente dai propri orrori, è riuscita a creare forse uno dei videogame più belli di questa generazione.

Dopo il "rodaggio" con titoli come Amnesia, Outlast e persino lo stesso P.T. (sebbene si tratti di un teaser giocabile di un Silent Hill morto in partenza) la Capcom è riuscita a far tesoro di quelle esperienze e dei feedback ricevuti dai giocatori, e a far rinascere Resident Evil sfruttando il potenziale di quel genere che tanto odiavo, integrandolo perfettamente con il sistema di gioco, le atmosfere, i temi, i miti e gli orrori dei vecchi capitoli della saga; per non parlare degli omaggi al cinema horror d'autore. Abbandonare l'action per tornare alle origini del mito ha permesso a RE7 di essere una delle esperienze più disturbanti e al tempo stesso nostalgiche di sempre, per chi ha amato alla follia la saga di Resident Evil sino al Code Veronica.

Resident Evil 7 ha un comparto artistico lodevole, riportando il giocatore in quelle ambientazioni tanto familiari di Villa Spencer di Resident Evil per PSX. Come in ogni Resident Evil che si rispetti, in giocatore impara a sopravvivere all'interno della storia, trovando ogni sorta di arma da usare contro i nemici.
Per quanto riguarda i nemici, la famiglia Baker è una delle protagoniste principali di RE7. I suoi componenti, tra cui il capo famiglia Jack, sono apparentemente immortali nelle prime ore di gioco. Proprio la loro invincibilità e minacciosa presenza permettere al videogiocatore di immergersi in un'atmosfera horror degna di questo nome. Nascondersi, camminare lentamente per non farsi scoprire, cercare in tutti i modi di cercare qualche proiettile per rallentare Jack o Marguerite, è forse una delle esperienze più ansiose e adrenaliniche di questi ultimi anni.

La storia è ben raccontata, con molti colpi di scena e un finale che fa venire i brividi perché raccontato in puro stile Resident Evil, con un grandissimo riferimento ai capitoli principali usciti negli ultimi anni (ahimè, hanno persino annunciato che RE7 sarà collegato al film in uscita in CGI Resident Evil Vendetta). Il ritorno degli enigmi (pochi ma buoni) rende l'esperienza davvero un ritorno al passato.

In Resident Evil 7 non è importante a quanti proiettili sprecate per fare un head shot, ma è l'esplorazione. Esplorare la casa dei Baker è il fulcro di tutto gioco. A un certo punto, ogni singola stanza diverrà familiare al giocatore, in cerca di indizi sulla storia di questa famiglia psicopatica ed erbe mediche per potersi curare dal prossimo attacco di un micomorfo.

Riassumendo, Resident Evil è un gioco fantastico, ben equilibrato sia nel comparto gameplay, in cui il giocatore da che viene "spaventato" persino dalla propria ombra riesce a imparare a sopravvivere in quella casa maledetta, sia nel comparto artistico, riproponendo l'ambientazione della Louisiana come una delle più lucubri, sporche e malate di sempre.


Speriamo che con questo capitolo la Capcom abbia capito che questa saga ventennale può ancora terrorizzare, se sfruttata a dovere.










SPOILER