martedì 7 febbraio 2012

Viaggi nel tempo

Il tema dei viaggi nel tempo mi ha sempre affascinato, così come l'idea di poter abbattere le barriere temporali per andare avanti o indietro nel passato e creare un ciclo infinito di causa/effetto, la possibilità di entrare a far parte del flusso temporale e il concetto di utilizzare una tecnologia talmente complicata che sfiora il magico e l'impossibile.

In questo post ho voglia di parlare di alcune storie del mondo dei videogame, del cinema e delle serie tv che più mi hanno coinvolto e sconvolto e che tuttora stanno esercitano un'incredibile influenza sulla mia immaginazione!
Buona lettura!

Final Fantasy XIII-2


Final Fantasy XIII-2 si sta rivelando un videogame fantastico, che garantisce maggiore esplorazione e maggiore interazione. Può essere quasi definito uno spin-off di Final Fantasy XIII poiché tutto ciò che avviene è una linea temporale alternativa.
Il finale di FFXIII racconta l'happy ending dei nostri protagonisti, che hanno sconfitto il destino, protetto Cocoon e Pulse pur pagando un prezzo molto alto: Vanille e Fang. Tutti sono salvi, compresa Serah; L'inizio di FFXIII-2 racconta invece una storia alternativa, in cui Lightning è scomparsa insieme a Fang e Vanille. Eppure Serah ricorda perfettamente di averla vista viva e vegeta ai piedi del pilastro di cristallo. Cos'è realmente successo?
In questo nuovo capitolo di Final Fantasy, la Square Enix (insieme alla Atlus, che secondo me ha inciso molto sulla qualità del gioco) ha fatto suo il concetto di viaggio nel tempo: Serah e il nuovo protagonista Noel dovranno viaggiare attraverso varie epoche future per poter scoprire la verità su Lightning e sul terribile destino che spetta a Pulse e Cocoon.
Ciò che rende interessante questo capitolo non è il tema del viaggio del tempo in sé, quanto l'implementazione del gameplay in esso. Il giocatore si trova davanti a un Final Fantasy in cui ogni sua azione avrà delle conseguenze, in cui non per forza deve seguire una linea narrativa e temporale prestabilita. Nell'Historia Crux (worldmap temporale) il giocatore sbloccherà man mano sempre più epoche, sino a creare una rete intrigata di eventi e storie. Le epoche vengono sbloccate attraverso i vari portali disseminati in esse, che vengono a loro volta azionate attraverso degli artefatti speciali. La sequenza narrativa viene alterata in relazione all'interazione del giocatore con questi ultimi.
In parole povere: il giocatore ha una libertà d'azione tale da poter influenzare l'ordine cronologico degli eventi e addirittura di vivere sequenze narrative alternative sino a terminare con finali multipli.

Doctor Who


La serie sci-fi per eccellenza che vanta più di quarantanni di storia, di stagioni, di protagonisti e di emozioni. La trama può sembrare semplice: il Dottore, il cui nome rimane un mistero, è l'ultimo della sua razza gloriosa e tecnologicamente avanzata, che ha la capacità di viaggiare nel tempo e nello spazio grazie al Tardis e di poter "vedere" ogni singolo punto nel tempo; da piccoli vengono sottoposti a un doloroso rito di iniziazione, ossia guardare dentro il vortice del tempo.
Ciò che mi ha fatto letteralmente innamorare di questa serie è la caratterizzazione dei personaggi, dal Dottore alle sue compagne, sino ai personaggi secondari che compaiono solo in una puntata. Inoltre la struttura degli episodi riesce a sostenere egregiamente il tema dei viaggi nel tempo e nello spazio, che va complicandosi di volta in volta sino a esplodere in un delirio fantascientifico.
In molti episodi il Dottore visita epoche passate incontrando grande figure storiche, come la Regina Vittoria nel '800, Agatha Christie o addirittura Van Gogh.
In altri episodi invece il viaggio nel tempo si fa più complicato, poiché si scopre che proprio l'interferenza con il passato causa conseguenze imprevedibili, come il toccante episodio dedicato a Pompei.
Poi viene introdotto il concetto di paradosso come nell'episodio The Girl Who Waited, in cui una vecchia versione alternativa di Amy Pond si incontra con quella giovane; il finale dell'episodio è di quanto più tragico si possa immaginare.
Infine ci sono episodi dove il viaggio nel futuro interferisce con il nostro presente, producendo linee temporali alternative che vengono prontamente risolte, come negli ultimi tre episodi della terza stagione.
Il concetto di tempo assume un significato diverso: ciò che spiega il Dottore è che il tempo non va concepito come una linea statica e definita, in cui ogni punto è isolato e immutabile, ma va pensato come una enorme bolla fluida e in continuo movimento, in cui ogni punto cambia posizione e significato. Il tempo può essere cambiato in ogni istante, ma solo alcuni eventi, chiamati punti fissi, rimangono invariabili e non possono mai essere cambiati.
Con l'introduzione del personaggio di River il Doctor Who si fa più affascinante e complicato: la sua storia si intreccia con quella del Dottore in maniera diversa, per cui il decimo Dottore la incontra per la prima quando lei ha già vissuto mille avventure con lui. Nelle stagioni successive, l'undicesimo Dottore la incontrerà nuovamente seppur ogni volta lei provenga da un futuro sempre più vicino al suo presente. Insoma: mentre il Dottore va in avanti, River va all'indietro.
La storia dei due personaggi viene finalmente risolta nella sesta stagione, quando l'intreccio temporale esplode in una maestria narrativa: il primo episodio della sesta stagione equivale alla fine all'ultima, creando un ciclo infinito di eventi in cui il Dottore stesso è artefice del proprio destino.

La fine dell'eternità


Asimov l'ho scoperto quest'estate. Meglio tardi che mai, no? Ho iniziato a leggere di questo meraviglioso autore con il libro La fine dell'eternità, che può essere definito una side story o uno spin-off dei tre incredibili cicli che definiscono la sua opera letteraria (Robot, Impero e Fondazione).
Ne La fine dell'eternità ci si trova di fronte a un universo diverso da quello descritto nei tre cicli: anziché lo sviluppo della tecnologia "spaziale", l'umanità ha vissuto l'evoluzione tecnologico dal punto di vista temporale. La costruzione di macchine del tempo che permettevano di viaggiare attraverso le varie epoche ha determinato una chiusura di esse: ogni epoca (passata e futura) rimane chiusa nella propria storia, con le sue regole e la sua cultura, con la propria società e la propria politica, con lo scopo di mantenere inalterato il flusso degli eventi.
Gli Eterni, coloro che viaggiano nel tempo attraverso un vuoto spazio-temporale chiamato Eternità, si sono permessi di elevarsi a dei e di controllare ogni singola epoca per poter correggere tutti gli errori dell'umanità; errori che avrebbero portato sicuramente alla sua autodistruzione. Per preservare la società umana nel tempo, gli Eterni hanno deciso di bloccare definitivamente ogni epoca, non permettendo l'evoluzione dell'uomo sia dal punto di vista biologico sia dal punto di vista sociale e tecnologico.
Tutto ciò si scontra con la storia personale di Harlan, eterno che conoscerà una donna che gli svelerà i segreti degli eterni e dei secoli proibiti. Il destino dell'umanità e dell'eternità sarà nelle sue mani e ogni sua azione sarà connessa indirettamente con i tre cicli principali di Asimov.

La Torre Nera


Stephen King è uno scrittore particolare. Il suo modo di scrivere e di intendere le storie viene espresso in uno stile che può rivelarsi difficile: bisogna abituarsi al suo modo di pensare ed entrare nel suo flusso di pensieri che delle volte cadono in deliranti descrizioni della società attuale e della nostra cultura (che sia quella sportiva, televisiva, cinematografica e musicale). I temi in cui spazia sono infiniti, così come sono infiniti i mondi descritti ne La Torre Nera.
La saga della Torre Nera vanta una storia incredibile, che apparentemente può sembrare fantascientifica ma che in realtà cade nel misticismo e nel fantasy. Ciò che avviene durante il lungo viaggio di Roland e dei suo Ka-tet è un'avventura tra le dimensioni e nel tempo. La Torre Nera, pilastro fondamentale dell'esistenza stessa, è divisa in livelli, in cui ci sono miliardi di mondi alternativi, in vari momenti storici.
Ne La chiamata dei tre (2^ libro) viene introdotto il concetto di viaggio nel tempo: Roland varcherà tre porte che condurranno in tre epoche diverse, in cui incontrerà coloro che diverranno i suoi compagni di una vita. In seguito il viaggio nel tempo si evolverà come un viaggio "mentale" più che fisico.
Ciò che sbalordisce e confonde è l'introduzione di un tema fantascientifico senza entrare nel particolare; tutto questo viene lasciato all'interpretazione del lettore, che si trova a formulare ipotesi su ipotesi proprio perché Stephen King non ha intenzione di spiegare, ma di far vivere al lettore gli stessi identici dubbi dei personaggi, che non sono onniscienti ma sono imperfetti quanto noi.
Non c'è dato sapere ciò che non è possibile spiegare e ciò che non è possibile comprendere dalla mente umana: ciò che possiamo fare è fidarci del nostro cuore. Questa è la grandezza di questo scrittore e di questa saga, che trasforma i viaggi nel tempo in viaggi nella fantasia e non più nella fantascienza.

Donnie Darko


Forse è un film troppo inflazionato, ma per me rimane un capolavoro. Il viaggio nel tempo è sottile e viene riportato all'attenzione dello spettatore attraverso vari indizi, sino ad arrivare nel finale enigmatico che apre una miriade di interpretazioni.
Scriverò degli spoiler, di conseguenza chi non l'ha mai visto correrà il rischio di rovinarsi il finale.
Donnie è in un limbo temporale in cui sin dall'inizio del film vive gli stessi eventi in un ciclo eterno. Ogni volta che vive le stesse identiche esperienze si trova di fronte a una nuova consapevolezza, comprendendo che tutto ciò che vive, tutte le tragedie a cui deve assistere (come la morte della ragazza che ama) possono essere evitate; capisce che ciò che quella linea temporale può essere recisa e cambiata.
Quei "vermoni" che escono dal petto potrebbero spiegare questa mia teoria: quei "cordoni ombelicali" seguono un percorso prestabilito che conduce Donnie in particolari luoghi e in particolari momenti, come se il proprio corpo e la propria mente avessero il ricordo visivo di quei percorsi e di quegli avvenimenti. Avendo già vissuto quegli eventi il suo inconscio "riproduce" le sue azioni in una forma di trance.
Ricordiamo anche il coniglio, Frank, il quale è un fantasma del futuro, è l'ammonimento inconscio che Donnie da a sé stesso proprio perché ha già vissuto e a già ucciso quel ragazzo chissà quante volte nello stesso identico momento.
La sua mente elabora il ciclo temporale ma non trova mai la soluzione finale; eppure più vive gli stessi eventi e più si avvicina alla soluzione dell'enigma, ossia la sua morte.
Concludendo questo trip: Donnie deve morire affinché tutta la storia venga riscritta, ma per farlo Donnie deve accettare la sua morte. Il viaggio nel tempo non avviene attraverso chissà quale tecnologia, ma avviene nel cervello del protagonista: è lui che vive il ciclo di eventi ed è lui a decidere come il mondo può andare avanti.


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