martedì 4 settembre 2012

Doctor Who - Asylum of the Daleks





Se l'era David Tennant garantiva inizi stagione esplosivi ed emozionanti, con l'era Matt Smith si cade sempre nella superficialità e nell'inettitudine di un attore che non ha il diritto di indossare i panni del Dottore. 

La quinta stagione, per quanto aveva il problema di essere vennuta subito dopo Tennant, è stata interessante soprattutto per quanto riguarda la nuova compagna del Dottore, Amy Pond. Le storie erano abbastanza coinvolgenti e alcune puntate come Vincent and the Doctor sono state qualcosa di immenso.
Con la sesta stagione si cade nel trash e nella telenovela. La storia di River Song e della morte (presunta) del Dottore si rivela un buco nell'acqua: la narrazione è orchestrata male, i personaggi secondari sono dimenticabili e il finale di stagione (come l'inizio) sembrano quasi incompleti. 

La season premiere della settima stagione preannuncia un anno insapore, peggio dell'anno precedente. La coppia Amy/Rory ha stancato: è diventata irritante e inutile. Questi due personaggi, come nella sesta stagione, rischiano la vita in continuazione in ogni puntata e riescono a sopravvivere in qualche modo.
Non c'è più spirito di innovazione da parte degli autori, in particolar modo da parte di Steven Moffat che ha trasformato il Dottore nell'ombra di sé stesso.
L'undicesimo Dottore in questa puntata si rivela insopportabile: i movimenti di Matt Smith sono spasmodici e le sue capacità attoriali sono limitanti per lo sviluppo della puntata che poteva essere interessante se non fosse stata per una sceneggiatura povera di contenuti.
Non si ride, non si piange, non si rimane col fiato sospeso: tutto accade senza soluzioni di pathos.

I compagni del Dottore sono diventati delle macchiette a cui sono riservati momenti o di sentimentalismi, o di drammi vuoti o di comicità insensata.
Amy Pond, che era uno dei personaggi che ha risollevato la figura dell'undicesimo Dottore, è diventata irrilevante. La dipartita dei Pond, prevista per la sesta puntata, sarà sicuramente triste (e spero emozionante) ma sarà anche una boccata d'aria fresca perché ormai i Pond non hanno nient'altro da raccontare.
A sostituire i Pond ci sarà Oswin, personaggio che compare in questa puntata e che fa una bellissima impressione. L'unica emozione che si prova guardando questo episodio proviene esclusivamente da lei e dal colpo di scena che ruota intorno alla sua storia. Sebbene in un post passato parlavo male di lei (il pregiudizio è una brutta bestia), guardando l'episodio mi sono potuto fare un giudizio sicuro e positivo.
Il ritorno dei Dalek, che nella stagione precedente sono comparsi di sfuggita, è una vera delizia e l'ambientazione del manicomio dei Dalek è molto interessante ma non sfruttato a pieno. 



Insomma, se dovessi dare un voto a questo episodio che apre la settima stagione darei un bel 5. Si salva soltanto per Oswin, la vera protagonista dell'episodio e che spero diventi la vera protagonista della stagione.


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