Vedi anche: Doctor Who - In attesa della settima stagione
Non so spiegarvi che significato ha il Doctor Who per me. Non ho mai visto la serie classica, ma di sicuro mi immergerò nel passato del Dottore per capirne soprattutto le origini.
Doctor Who l'ho letteralmente fagocitato, mangiandomi puntate su puntate, innamorandomi sempre di più della figura del Doctor, dei suoi nemici, dei suoi incontri e dei suoi addii.
La figura del Dottore è tragica, drammatica nella sua solitudine, nella sua visione dell'universo e del tempo. Lui è lo spettatore inerme di fronte agli eventi e poche volte ha mostrato la presunzione di voler manipolare il corso della storia; ogni volta che l'ha fatto si è reso conto di quanto potere ha nelle sue mani e di quanto non abbia il diritto di utilizzarlo, poiché il potere di un dio non fa per lui.
Tra i tre Dottori che hanno lasciato il segno nella nuova serie del 2005, solo David Tennant è riuscito a trasmettere la vera essenza del personaggio; anche Christopher Eccleston è stato un ottimo Dottore, ma comunque ci voleva David Tennant a mostrare cos'è un Lord of Time.
Tutte le compagne che ha incontrato lungo la sua strada sono la dimostrazione della sua fragile umanità e del suo incomparabile potere di distruggere tutto. Rose ad esempio è la dimostrazione che l'amore non può entrar a far parte del Dottore. Martha d'altro canto è stata una compagna che ha scelto di non voler più avvicinarsi a lui perché conosceva il destino di chi incontra il Dottore. Donna è stata la compagna che più di tutte ho amato, perché rappresenta la rivincita della semplicità, la volontà di voler esplorare l'universo perché ognuno ha il diritto di farlo, eppure anche lei è stata bruciata dal Dottore.
Con la rigenerazione del decimo Dottore e l'arrivo di Matt Smith, tutto è cambiato. Gli stessi sceneggiatori e produttori sono cambiati, rendendo le storie non all'altezza delle stagioni precedenti. Matt Smith non ha mai incarnato il Dottore al 100%: non ha mai trasmesso quella tragicità che solo Eccleston e Tennant erano riusciti a fare. Non si è mai immedesimato realmente nel dramma di essere l'ultimo dei Signori del Tempo; non ha mai realmente compreso il potere del Dottore.
Con Matt Smith viene introdotta anche una nuova compagna, Amy Pond, forse la vera protagonista della quinta e sesta stagione. Amy/Karen Gillian riesce a valorizzare e a nobilitare l'undicesimo Dottore come mai sono riuscite a fare le compagne precedenti. Eccleston e Tennant sono sempre stati due attori che non avevano bisogno di un supporto, sia visivo, sia morale che interpretativo. Matt Smith invece è capace di trasmettere nulla, e solo con Karen Gillian, la ginger della serie, è riuscito a estrapolare qualcosa da quell'attore. Amy Pond ha reso le ultime due stagioni accettabili e convincenti, sebbene sia stata affiancata da un personaggio tanto inutile quanto stupido come Rory.
La coppia River/Undicesimo Dottore è qualcosa che stona e che ha sempre reso poco credibile del matrimonio. Alex Kingston è una bravissima attrice e anche lei è riuscita a dar spessore all'inespressività di Matt Smith. Il problema principale è che gli sceneggiatori hanno reso la storia del matrimonio qualcosa di poco interessante e attendibile, considerando soprattutto che per ben tre stagioni il mistero di River Song viene svelato in maniera fin troppo sbrigativa e superficiale.
La sesta stagione, in definitiva, si è rivelata un buco nell'acqua, lasciando spazio a future trame che verranno sicuramente affrontate nella settima stagione, ultima per Karen Gillian e Arthur Darvill.
L'annuncio dell'addio di Amy e Rory è stato anticipato, secondo me, con poca intelligenza. Se da un lato gli addii dei companions del Dottore è sempre qualcosa di sconvolgente e straziante, dall'altro lato annunciarlo con tale semplicità è forse una mossa che metterà in ombra la sorpresa della loro scomparsa. Inoltre, annunciando chi sarà la prossima compagna del Dottore ha reso tutto quanto qualcosa di fastidioso, almeno per chi è fan della serie del 2005.
Steven Moffat, il produttore della serie, non si sta muovendo molto bene da ben 2 stagioni. Riesce sempre a raccontare storie incredibili, ma con poca passione e poco riguardo per i personaggi, che sembrano intrappolati in puntate di Charmed (Streghe).
Tra i vari annunci lasciati durante il Comic-Con 2012 di San Diego, ci sarebbe anche quello della dipartita di Matt Smith. Io lo spero vivamente, perché ormai ha reso il Dottore qualcosa di insopportabile.
Quanto lo odio. |
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