giovedì 9 febbraio 2012

Final Fantasy XIII-2 - Il ritorno della fantasia finale



Final Fantasy XIII fece un grande clamore di critica e di pubblico, che si divisero in coloro che disprezzavano l'eccessiva linearità delle ambientazioni e in coloro che apprezzavano l'impianto narrativo e grafico.
In effetti Final Fantasy XIII, annunciato nel lontano 2006, doveva risollevare le sorti di questa saga infinita che dopo un Final Fantasy XII piuttosto fiacco e poco coinvolgente non riusciva a richiamare a sé i videogiocatori di vecchia data e quelli di nuova generazione. Solo Final Fantasy XI (mmorpg) fece e continua a fare un enorme successo, ma non tutti sono amanti di questo genere di rpg online.

Fabula Nova Cristallis è un progetto ambizioso che però è iniziato piuttosto male, con un FFXIII incompleto e mediocre dal punto di vista della giocabilità, che predominava sull'intero titolo non facendo apprezzare al videogiocatore gli aspetti positivi come la trama e la caratterizzazione dei personaggi.



Final Fantasy XIII-2 è stato annunciato circa un anno dopo. Molti di noi hanno storto il naso: quel "-2" ci faceva troppo ricordare Final Fantasy X-2, che aveva reso il mondo malinconico di Spira qualcosa di simile a un concerto di Britney Spears; Yuna trasformata in una idol giapponese inserita in una storia piuttosto semplice che prende piede solo nei capitoli finali del gioco. A parte la giocabilità e il sistema di combattimento che ho trovato eccezionale, forse uno dei migliori sinora creati, FFX-2 fu un vero disastro.

Per questo motivo l'annuncio di FFXIII-2 venne accolto con critiche e pregiudizi. Affrettati direi.


Durante l'attesa, la Square Enix prometteva che questo sequel avrebbe avuto tutto ciò che FFXIII non aveva garantito: maggiore esplorazione, maggiore interazione con la trama, complessità della storia e più coinvolgimento da parte del giocatore durante il gameplay.
A quanto pare questa volta la cara SE ha mantenuto la promessa.
FFXIII-2 si presenta come un gioco ambizioso, introducendo il concetto di viaggio nel tempo, di paradossi temporali e di dimensioni alternative, temi che hanno "poco" di fantasy ma che sono stati inseriti egregiamente all'interno della mitologia del Fabula Nova Cristallis.
La trama è complessa, piuttosto "lacunosa" (ma tutti i FF hanno trame lacunose) e in certi casi fuorviante; l'intenzione della software house è di riempire quei buchi narrativi con alcuni DLC (pratica ormai fin troppo comune nelle nuove generazioni di console).


La giocabilità invece è cambiata radicalmente dal prequel: questa volta c'è una specie di "world map" temporale, l'Historia Crux, in cui si possono visitare varie epoche di vari posti different che a loro volta contengono missioni e sottomissioni, tesori e quant'altro. L'esplorazione è d'obbligo se si vuole completare il videogame al 100%.
A parte l'esplorazione, l'elemento che è rimasto invariato è il sistema di combattimento in cui è stata implementata la possibilità di poter evocare mostri in battaglia affianco ai due soli personaggi giocabili, Noel e Serah. La mancanza di ulteriori personaggi è un peso che a volte si sente durante il gioco ma questo sistema garantisce meno perdite di tempo a livellare 6 personaggi che alla fine hanno tutti le stesse abilità (come in FFXIII o in FFX).
L'evoluzione dei mostri invece è interessante, poiché possibile caratterizzare le abilità e i parametri in relazione al "retaggio" assimilato da altri mostri catturati: fondendo i vari cristalli dei mostri con un mostro che preferiamo renderà quest'ultimo un combattente eccezionale.

Le subquest sono soddisfacenti benché piuttosto superficiali e banali a livello di trama. Comunque rendono piacevoli ore di gioco in cui non si vuole seguire la trama e si vuole girare tra le epoche a raccogliere i vari frammenti, oggetti e cristalli di mostri.


FFXIII-2 si è mostrato un degno erede della fantasia finale. Ha oltrepassato FFXIII da tutti i punti di vista, rendendo il progetto della Fabula Nova Cristallis qualcosa di più interessante. L'attesa di Final Fantasy Versus XIII e Type-0 è diventata meno snervante grazie all'abilità da parte della SE di resuscitare dalle proprie ceneri e di mostrare tutta la potenza della sua creatività. Speriamo però che non sia un ulteriore canto del cigno, poiché da quel che abbiamo visto la produttività della SE è un'altalena su cui noi poveri videogiocatori soffriamo terribilmente.

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