lunedì 21 maggio 2012

Amnesia: The Dark Descent - La paura del buio non è mai stata così divertente!


Ho iniziato a giocare ad Amnesia da poco. Ho scoperto il videogame attraverso vari video su youtube e ogni volta che guardavo quei gameplay mi chiedevo: ma come si può giocare a qualcosa di così spaventoso? La risposta è semplice: quando il videogame riesce a shockarti con stile, anche la paura diventa divertente.
 Il giocatore veste i panni, in prima persona, di Daniel, enigmatico personaggio che si risveglia privo di memoria all'interno di un castello. Sin da subito, il giocatore prenderà dimestichezza con le dinamiche semplici ed essenziali del titolo, che non permette molte distrazioni e che impone regole di sopravvivenza ben precise.

Amnesia è puro horror, in cui il personaggio/giocatore non ha mezzi per difendersi, come armi da fuoco, lame o qualche tecnica corpo a corpo: l'unica arma è la nostra ragione. Infatti tutto il videogame è un puzzle-game ambientale in cui bisogna utilizzare la testa e tutti i sensi per risolvere enigmi e ostacoli. Se non si sta attenti ad ogni particolare, è inutile andare La ragione è inoltre il nostro punto debole (oltre alla salute fisica) e la luce la nostra unica cura contro la prepotente follia che pervade la nostra mente, se il buio prende troppo il sopravvento. La luce è l'unica arma che abbiamo per combattere le tenebre, che rischiano di renderci pazzi se rimaniamo immersi troppo in esse. Le conseguenze sono letali per la nostra percezione: la realtà sembra deformarsi poiché il cervello non riesce a sopportare la paura. Questo elemento narrativo/gameplay coinvolge quindi anche il giocatore, che giocando attraverso gli occhi di Daniel, si spaventerà insieme a lui.

Un altro elemento che permette un coinvolgimento massimo sono le reazioni di Daniel. Ad ogni rumore o strano evento, Daniel reagisce in maniera differente, ma tutte le reazioni convergono in un'unica funzione: rendere partecipe il giocatore delle emozioni di Daniel, che con ogni respiro trasmette la sua paura.
 La lanterna ad olio (che ha il problema di terminare facilmente) e gli acciarini per le candele e le varie fonti di luce, oltre ad essere l'unico modo per mantenere salda la nostra mente è anche un'arma a doppio taglio: i mostri ci noteranno.
I mostri che si incontrano durante il gioco sono imbattibili e come i peggiori incubi dell'uomo ci inseguono sino a distruggerci. Se rimaniamo alla luce, i mostri ci noteranno e dovremmo fuggire e nasconderci se vogliamo vivere e continuare la nostra avventura.

La storia si dipana tra i ricordi di Daniel, il quale durante una spedizione archeologica in Africa aveva scoperto un misterioso artefatto. I dettagli del suo passato ci verranno svelati attraverso pagine del suo diario. Non ci sono scene cinematografiche o eventi simili a cui assistere: tutto viene raccontato in tempo reale, mentre voci di persone del passato di Daniel “parlano” nella sua mente in un susseguirsi di ricordi che emergono improvvisamente.

Improvvisamente. Ecco cosa rendere Amnesia un horror come si deve. Tutto accade in tempo reale, mentre ad esempio ispezioniamo una stanza. A un certo punto arriva una creatura: improvvisamente la tua vita è in pericolo e la luce, la tua unica amica, diventa ciò che potrebbe ucciderti. Subito, devi spegnere la lanterna, immergerti nelle tenebre e far meno rumore possibile.

Per fuggire dai mostri, bisogna avere ancor più paura!
Videogame fantastico! 


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