domenica 8 marzo 2009

Watchmen (2009, Zack Snyder)

Durante la sua terza presidenza, Nixon fa entrare in vigore una legge anti-Watchmen.
È il 1985 e viene ritrovato il corpo di Edward Morgan Blake, aka il Comico, membro della squadra di Watchmen. Rorschach inizia temere che dietro ci sia qualcuno che vuole sterminare tutti gli Watchmen rimasti. Come sfondo a questa trama dipinta di thriller, c’è un imminente minaccia nucleare, che potrebbe portare al Giorno del Giudizio finale.
Detta così la trama sembra superficiale, che è ciò di più sbagliato si possa pensare riguardo questo film. In un mondo alternativo dove i super eroi sono ( o erano) riconosciuti come preservatori della giustizia, e dove la storia politica del mondo prende segue le vicende ( o quasi) del “nostro” mondo, lo spettatore si troverà catapultato in un ambientazione degradata, dove le influenze del noir con i suoi toni cupi rendono le atmosfera urbana qualcosa di pericoloso, corrotto, e insalvabile.
La sequenza iniziale ci conduce direttamente nell’azione, e in seguito i titoli d’apertura, mostrano con rapide occhiate come gira “quel” mondo tanto simile al nostro, presentando come in fotografie, le tappe più importanti della storia del 900.
Ci verranno presentati, con una narrazione lenta ma mai noiosa, gli Watchmen, i quali ci verranno mostrati in un’umanità straordinaria, deboli e disillusi. Ognuno di loro si è distaccato dalla possibilità di salvare l’umanità.
Ma con il pericolo incombente di una catastrofe nucleare, dovuta a una (per niente irrealistica) situazione politica tra Russia e Stati Uniti, e con la morte del Comico, gli Watchmen si renderanno conto che qualcosa deve essere salvato
Questi eroi non hanno poteri particolari, solo una straordinaria forza e resistenza fisica. Solo Dr. Manhattan ha una straordinaria abilità di piegare la materia e lo spazio a suo piacimento. È un personaggio singolare, paragonato a un Dio per via delle sue capacità, che ha però perso totalmente la sua umanità, e si è totalmente astratto dal mondo umano.
Sono persone comuni, che hanno sentito la chiamata a percorrere la via dell’eroe. Ognuno di loro cercherà di redimere il mondo dalla corruzione che l’attraversa, ma prima dovranno capire il loro ruolo e posto all’interno del mondo stesso.
è un film Per niente scontato, caratterizzato da tematiche coinvolgenti come la lieve linea che separa la giustizia dalla follia, la vendetta dalla redenzione, l’umanità dalla mostruosità, il sacrificabile dal sacrificio, e soprattutto cosa è sacrificabile per preservare la pace. Inoltre tutto il film è percorso da una sottile linea critica nei confronti della politica.
In un flusso diegetico dinamizzato da numerosi flashback che riveleranno il passato degli Watchmen, lo spettatore potrà godere del totale controllo ed equilibrio di una trama ben caratterizzata, riuscendo a far emergere a pieno la storia personale di ogni Watchman, e un di montaggio, di una fotografia e di un uso di effetti speciali affascinanti e spettacolari, non straboccando mai nell’auto compiacimento o in un ridicolo senso estetico.
La domanda che sorge nel vedere il film è la seguente : è possibile salvare l’umanità? E se si, qual è il sacrificio necessario per farlo? E c’è un prezzo e un limite?
Non è il solito film di super eroi, questo è sicuro. In questo film tutti loro sono afflitti da conflitti interiori, dai fantasmi del passato, da un umanità invadente che non permette loro di poter fare a meno di essere super eroi, ma di domandarsi se è possibile continuare il mestiere della maschera.
La maschera che portano non è solo una caratteristica estetica, ma è un marchio indelebile, che non solo porta a dover percorrere la via dell’eroe, ma che è l’unica faccia che rimane a loro per sopravvivere nel mondo, perché senza la quale rimarrebbero inerti a guardare il disordine e il caos, e a farne parte senza poter agire.

Colonna sonora impeccabile, composta da canzoni del decennio nel quale è ambientato il film. La narrazione segue ciò che ha scritto Rorschach sul suo diario, ma viene affidata anche ad altri personaggi, soprattutto quando c’è una sequenza di flashback riguardanti il passato di uno di loro.

La figura del comico è la figura chiave che spiega la morale dell’intera opera filmica: “l’anti eroe” per eccellenza, il primo ad accorgersi del marciume del mondo, a disilludersi del fatto che è impossibile salvarlo, poiché il male è l’umanità stessa. Dr Manatthan invece è l’unico Watchmen con un potere che lo priverà del tutto della sua umanità: per via di un tragico incidente diverrà un super uomo con abilità straordinarie. Il suo unico appiglio alla sua umanità è Spettro di seta, la quale è combattuta tra il mantenere una relazione singolare con il Dr. Manhattan, e che segue le orme della madre che apparteneva alla vecchia generazione di Watchmen. Gufo notturno invece è il tipico super eroe con occhiali da montatura alla superman, e sarà il primo a ribellarsi alla condizione di eroe esiliato, tentando di poter redimere il mondo, comunque portando con se insicurezze e “impotenze” del tutto normali e elementi costanti nella vita di ognuno. Rorshalc rappresenta invece l’eccesso della giustizia, che sfocia in una giustizia di cui si appropria e ne fa una giustizia personale, una punizione che vuole infierire all’umanità e a se stesso. E infine Ozymandias, ambiguo magnate di una azienda di giocattoli, dietro la quale tenta di nascondere la sua vocazione della maschera, ma che tenterà di raggiungere i suoi scopi attraverso un atto estremo.

In definitiva, The Watchmen è un film grandioso, pieno di enfasi, e tutti i personaggi sono contornati da un’aura di mistica malinconia.

Considerazione = La maschera di Rorschach simboleggia a pieno la relativa interpretazione della realtà, e come ognuno di loro la affronta in una determinata maniera.


1 commento:

Anonimo ha detto...

pur non avendomi soddisfatto pienamente, watchmen, devo dire che l'ho apprezzato