
Devo ammettere che questo addio non è stato tanto straziante come me lo aspettavo. Ci sono stati momenti più emozionanti nella storia del Dottore, tra cui (ovviamente) i lunghi addii alle sue compagne (e compagni) di avventure. Questi momenti vengono sempre attesi con trepida emozione dai fan della serie, che sono sempre pronti con una miriade di fazzoletti.
In questo caso, però, l'addio di Amelia Pond mi ha poco convinto.
1) L'episodio non è stato scritto in maniera interessante. Gli angeli sono le creature più belle dell'Whoverse ma in questo episodio scritto da Steven Moffat non riescono a risultare così affascinanti e pericolosi come lo sono stati in passato (come ad esempio in Blink, puntata della terza stagione). Di conseguenza ciò che accade ai Pond non risulta narrativamente convincente.
2) La "predestinazione" dei Pond, rappresentata dal libro scritto da Melody (River Song) Melone, è forzata e, considerando che la dipartita dei due companion è stata annunciata da molto tempo, sembra quasi un elemento che ha più il compito di "riempire" la puntata piuttosto che creare tensione e pathos.

4) L'ennesima morte di Rory è ridicola. Dalla quinta stagione, Rory Williams è morto talmente tante volte che ogni volta che ritornava in vita il suo personaggio diventava sempre più irrilevante e prevedibile. In questo episodio, è "Rory anziano" a morire di fronte al sé stesso giovane e ad Amy, che decidono di uccidersi per far sì che quel futuro non possa mai avvenire e quindi creare un paradosso che possa annientare gli Angeli.
La sequenza del suicidio dei Pond è il momento più bello di tutto l'episodio, soprattutto per la colonna sonora. Ma tutto il pathos di quel momento viene meno con il ritorno nella loro linea temporale e quindi con i Pond vivi e vegeti.

Amelia Pond, sin dalla sua prima comparsa, si è rivelato un personaggio incredibile, una "companion" che ha dato forza all'undicesimo Dottore e che ha tenuto testa persino a compagne indimenticabili come Donna Noble. Il suo addio è toccante, eppure... volevo più lacrime.
Nessun commento:
Posta un commento