domenica 29 gennaio 2012

Il lato oscuro del 3D - Star Wars

Non sono un amatore dell'3D, non lo cerco spasmodicamente e né lo ritengo necessario, ma è indubbio che sia una bella "evoluzione" del cinema contemporaneo (sebbene esperimenti del 3D risalgono addirittura a prima del cinema sonoro).
Il 3D immerge, coinvolge, non solo a livello estetico e visivo ma anche a livello narrativo quando c'è qualcosa da raccontare. Avatar, ad esempio, mi è sembrato un film che NECESSARIAMENTE andava visto in 3D, in un bel cinema (magari in un introvabile IMAX); senza il 3D e quel senso di immersione, Avatar non ha senso di esistere. Ovviamente sono opinioni personali!


Sappiamo che c'è la crisi e sappiamo che l'industria cinematografica sta pericolosamente barcollando verso il baratro. Due modi di "rivitalizzare" questo settore sono stati trovati in due pratiche (prettamente dell'industria hollywoodiana): il remake e la rimasterizzazione in 3D di film.
Da un paio d'anni ci sono stati una marea di film rimasterizzati in 3D. Non li voglio nemmeno contare e personalmente non sono andato nemmeno a vederli. Non perché sono un purista del cinema, anzi mi piace quando il cinema si sporca in tutte le maniere, ma perché è uno spreco di soldi e ho il portafogli vuoto. Per quale motivo dovrei andare al cinema a rivedermi un film rimasterizzato in 3D quando ho altri modi per godermelo e quando l'ho già visto al cinema precedentemente?

L'esempio che riporto è Star Wars Episode 1, che tornerà nelle sale "rimasterizzato" in 3D.

Ora io mi domando: c'era davvero bisogno? Ok, ci sono milioni di fan che andrà a rivederselo, quindi farà bene alle tasche di Lucas, però... prendere per il culo con un po' più di classe?

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